Necessitando e volendo far qualcosa di un po' diverso, ho cominciato a provare nel cercare di rappresentare i fiori inseriti nel loro ambiente naturale (cosa che si può estendere anche ad altri soggetti) per dare una visione d'insieme e raccontare così di più della specie ritratta. Come previsto, marginalmente qualcosa avevo già fatto, è un'impresa per niente facile; molto più semplice isolare il soggetto usando un teleobiettivo magari aprendo del tutto il diaframma. Il primo passo per raggiungere lo scopo è usare un grandangolo con buona capacità di messa a fuoco ravvicinata, ma è solo lo strumento ... innanzitutto la composizione, dove troppi elementi di disturbo tendono ad entrare nell'immagine, non è agevole e la ripresa, solitamente rasoterra, pone difficoltà nell'inquadrare anche se può essere risolta facilmente con l'ausilio di un
mirino angolare o mediante uno
schermo orientabile che alcune attuali fotocamere hanno. Non ultima la problematica dell'illuminazione; ritrovarsi a ridosso del soggetto comporta facilmente oscurarlo con la propria ombra, con la conseguenza di dover ricorrere ad una fonte di luce supplementare.
Bando alle ciance, di seguito le mie prime prove su un soggetto piuttosto inflazionato, l'
Hepatica nobilis, un piccolo fotogenico anemone, uno dei primi fiori che rallegra i boschi tendenzialmente ancora spogli d'inizio primavera. L'obiettivo usato, acquistato per lo scopo, è il
Sigma 15mm fisheye che montato su fotocamera con sensore
APS-C viene a corrispondere, come area inquadrata, a ca. un 24mm sul
formato "classico"; la distanza di messa a fuoco di soli 15cm permette di riempire col piccolo soggetto un'area abbastanza ampia dell'immagine. Per quanto riguarda i due fiori isolati ho messo anche, per confronto, un'immagine "
pittorica di tendenza" acquisita mediante l'uso di un telemacro; per dati più specifichi degli scatti ricordo che basta cliccare sulle immagini stesse.
